Si analizzeranno in
questo motivo le ragioni per le quali, mettendo il timone alla banda, cioè
ruotandolo da una parte, si produce sullo scafo un movimento detto di evoluzione.
Come vedremo il movimento
di evoluzione è un movimento composto non solo dalla comune accostata
, cioè di rotazione attorno ad un asse verticale.
L'acqua che preme sul
timone, crea una pressione, che tecnicamente viene rappresentata
da una freccia.
Ricordiamo che la "freccia" si chiama
vettore ed è composta da : un punto di applicazione, una direzione,
un verso ed una intensità.
Analizziamo le azioni della pressione
sul timone nelle tre sezioni; longitudinale , trasversale,
orizzontale
Sezione orizzontale
La nave reagisce a questa forza F con una forza uguale e contraria F' applicata nel baricentro della nave ( per definizione dettagliata del baricentro si veda la parte relativa alla stabilità della nave) .
Come si vede la forza di pressione può
essere scomposta in due componenti (T e D) una nella direzione longitudinale
(D) ed una nella direzione trasversale. Queste due forze creano due effetti
ovvero:
T: spostamento laterale
D: diminuzione di velocità
T Infatti tende a spostare la nave da
un lato
D è contraria alla velocità
della nave, quindi la fa diminuire.
Sezione trasversale
Se adesso analizziamo il fenomeno nel piano trasversale, si ha la situazione in figura:
Sezione longitudinale
Non dobbiamo dimenticare che esiste anche un effetto nel piano longitudinale, anche questo dovuto al fatto che baricentro e centro del timone, non stanno nello stesso piano. Quindi la componente longitudinale della pressione agente sul timone crea un appruamento.
Riassumendo mettendo il timone alla banda abbiamo i seguenti effetti: